Conosciuta da tutti come “la perla delle isole e delle penisole” grazie a Catullo, Sirmione è località rinomata per le note proprietà curative della sua acqua termale. Posta sulla sponda meridionale del Lago di Garda, in corrispondenza di una lunga e sottile penisola che divide i golfi di desenzano e Peschiera, Sirmione gode di ampia fama grazie a scrittori come Catullo, Lawrence e Goethe che ne hanno celebrato nei loro scritti le bellezze artistiche e ambientali.
Ricordata come “Mansio” (insieme di edifici pubblici sottoposti ad un decurione), dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, Sirmione divenne parte del regno longobardo e, nel corso del XII secolo, ebbe una propria amministrazione dipendente da Verona.
Durante la signoria Scaligera, nel XIII secolo venne cinta da mura e munita dell’imponente Rocca, per poi passare a Venezia nel XV secolo.
Oltre ad ospitare un centro termale di livello internazionale, offre un ricco patrimonio storico ed artistico, che comprende i resti di un’antica villa romana della prima età imperiale, nota come le Grotte di Catullo, la Rocca Scaligera e la chiesa di San Pietro in Mavino, risalente all’VIII secolo.
Dedicata all’apostolo Pietro, si trova sul punto più alto della penisola e probabilmente prende il nome dal latino summa vinae, ovvero vigna collocata sulla sommità, da cui Mavino.
L’edificio originale, in stile romanico, fu ricostruito e sopraelevato attorno al 1320. Il campanile fu eretto nel 1070 mantenendo lo stesso stile della chiesa. All’interno gli affreschi delle tre absidi risalgono al XII secolo, mentre quelli alle pareti sono del Cinquecento.
Tra le architetture civili più famose troviamo
Castello Scaligero è una rocca a guardia dell’unico punto d’accesso meridionale al centro storico. Fu costruito dagli Scaligeri, da cui prese il nome, durante il XIII e il XIV secolo e in due fasi: la prima sotto Mastino I, l’ultima sotto Cangrande I.
Circondato dalle acque del Lago di Garda è difeso da tre torri e dal maschio, alto 47 metri. Ad oriente del castello è presenta la darsena fortificata per il rifugio della flotta. Le merlature della rocca sono a coda di rondine, mentre quella della darsena sono a punta di lancia.
Con il termine grotte di Catullo si identifica una domus romana edificata tra la fine del I secolo a.c. e il I secolo d.c. sulla punta della penisola di Sirmione. Il complesso archeologico, studiato dall’inizio dell’800 e riportato alla luce in piu fasi, è la testimonianza più importante del periodo romano nel territorio comunale ed è considerato l’esempio piu rilevante di villa romana presente nell’Italia settentrionale.
Il termine grotte deriva da una tradizione quattrocentesca, quando le rovine, prima degli scavi, apparivano sottoforma di caverne. Sempre la tradizione identifica la villa come appartenuta a Gaio Valerio Catullo che in un carme sostenne di possedere proprietà a Sirmione. Non vi è tuttavia alcuna certezza che la costruzione fosse la stessa dove visse il poeta latino, anche per l’accertata presenza di ville lungo la penisola.
Il sito copre un’area di circa due ettari. La struttura ha una pianta rettangolare lunga 167 metri e larga 105m con due ancor piu due lati corti e un giardino, ora utilizzato come oliveto,al centro.