Piccola perla della Gardesana occidentale. Anche se nel suo stemma appare un limone, sembra che il suo nome derivi dall’antico “limo” o “lemos”, cioè “olmo” oppure dal latino “limes” che significa confine.
Probabilmente il termine limes è quello esatto, dato che Limone sta da secoli sul confine fra le terre di Brescia e di Trento. Il termine Limone è comunque legato alla coltivazione dei limoni nelle belle e caratteristiche limonere costruite a riparo della roccia che le protegge dai venti del nord. Il clima tipicamente mite permette la crescita di una vegetazione tipicamente mediterranea con agavi, oleandri, palme e cipressi a fianco delle coltivazioni a terrazza di ulivi centenari e dei giardini a serra di limoni, aranci e mandarini.
Limone è un paesino con poco piu di mille abitanti che fino al 1932 era raggiungibile solo esclusivamente attraverso i monti o dal lago e basava la sua economia sulla pesca e sulla coltivazione di olivi e limoni. L’apertura della strada che costeggia il Lago di Garda, 28 km scavati nella roccia, rese accessibile Limone al turismo. Le limonaie, coltivate nei terrazzi sopra le abitazioni durante la lunga fioritura profumano l’aria in concorrenza con gli intensi profumi dei gelsomini, del caprifoglio e del pitosforo, mentre colorate cascate di Boungainville rallegrano le facciate.
Nel 1979 Limone è stato al centro dei media, dopo un'indagine scientifica sullo straordinario numero di centenari nella piccola comunità e la bassa incidenza di malattie cardiocircolatorie, i medici hanno annunciato la scoperta nel sangue di alcuni abitanti della Apolipoproteina A-1 Milano – Gene Limone. Questa anomala proteina preserva cuore ed arterie, anche in presenza di alti valori di colesterolo e trigliceridi, spazzando i grassi delle arterie e trasformandosi nell’arma più efficace contro arteriosclerosi e infarto.