Desenzano è il comune più popoloso del lago di Garda. Le origini di tale nome si suppone derivino dal nome latino di persona Decentius, il presunto proprietario del podere e della villa del IV secolo della quale si possono visitare gli scavi. Poiché il borgo si distende lungo il declivio collinare, secondo la tradizione popolare il toponimo viene collegato con la parola “discesa”. Il comune assunse tale denominazione nel 1926 quando nel quadro di riordino delle amministrazioni locali fu soppresso l’antico comune di Rivoltella sul Garda costituito autonomamente dal XIII secolo e il territorio di questo fu aggregato al comune limitrofo di Desenzano del Garda.
Desenzano è di origine romana e ha un’antica storia. Il suo potere economico è in gran parte dovuto alla sua posizione altamente strategica, lungo la via Emilia, che fu un’importante via commerciale tra il nord e sud Italia. La sua storia si origina dal I secolo ac, periodo nel quale l’area del Garda diventa meta delle ricche famiglie provenienti da Verona, principale città del nord-est d’Italia. Un Borgo regio si sviluppò successivamente dai resti della preesistente villa romana. Il nome della cittadina pare provenire infatti da Decentius, antico proprietario della villa romana un tempo qui presente. Verona con i monaci di San Zeno ebbero modo di controllare il feudo sviluppatosi intorno al IX secolo, mentre nel XII secolo la località si trovò nel mezzo della cosiddetta Eresia Catara, un movimento ereticale sviluppatosi fino al XIV sec. Molti degli edifici oggi presenti provengono dal periodo veneziano e cioè da quando la località entrò a far parte della Repubblica di Venezia durante la prima metà del XV sec. Durante il corso del dominio austriaco tramite il regno lombardo-veneto e successivamente con il regno d’Italia, Desenzano era già conosciuta come rinomato luogo di villeggiatura per aristocratici e benestanti.
Il castello che domina la città, sorto forse su un castrum romano a difesa delle invasioni barbariche, fu ricostruito in epoca comunale e rafforzato nel XV secolo. Dell'imponente costruzione restano le mura, percorse nel perimetro da quattro torri, ed il mastio d'ingresso con i resti di un ponte levatoio. Alla fine dell'800 fu trasformato in caserma, in funzione fino al 1943.
Il recupero delle mura permette la visita del camminamento di ronda e la salita al mastio d'ingresso, dal quale si gode di uno dei più bei panorami sul lago di Garda. Negli ex alloggi degli ufficiali sono state ricavate sale per mostre e convegni.
Il Duomo di Santa Maria Maddalena costruito sui resti di un'antica pieve tra il 1586 al 1611 su progetto dell'architetto Giulio Todeschini. La facciata presenta elementi decorativi barocchi, mentre l'interno, a pianta basilicale a tre navate, è uno dei migliori esempi del tardo rinascimento in provincia di Brescia. Si arricchisce ulteriormente, dal punto di vista artistico, grazie alla presenza nella cappella del SS. Sacramento dell’opera di Gian Battista Tiepolo “L’ultima cena”.
La Villa Romana, i cui resti furono portati alla luce a partire dal 1921.
Il complesso, secondo gli esperti, è stato edificato tra il III e il V secolo d.C. Della costruzione originaria sono rimasti i pavimenti in mosaico, dai vivaci colori, determinati da pietre o smalti diversi. Questi mosaici si sviluppano in ricercati motivi ornamentali lungo gli ambienti che componevano l'edificio, certamente signorile. La villa è disposta intorno a un peristilio; nell'area sud si susseguono gli ambienti di un impianto termale.
Il Museo Archeologico Giovanni Rambotti sorge nel chiostro del Monastero di S. Maria del Carmine, complesso religioso fondato dai frati carmelitani nel 1472 e si articola in numerose sale creando un itinerario storico-culturale che tocca le tappe più significative dal Paleolitico all’età del bronzo. Fra i reperti qui conservati e catalogati, il pezzo forte del Museo è un aratro in legno di quercia, l'Aratro di Lavagnone, della civiltà di Polada, pressoché completo, risalente agli inizi dell'antica età del Bronzo (2000 a.C.), ma non mancano reperti del Paleolitico, del Mesolitico e del Neolitico, accompagnati da pannelli didattici.
Centomiglia appuntamento fisso per i velisti, organizzata dal circolo vela di Gargnano. Desenzano ospita storicamente la boa di passaggio sud, situata a poche centinaia di metri dalla diga foranea. I passaggi delle imbarcazioni possono quindi essere seguiti dall’acqua che da terra dalla folla di appassionati
Regata delle bisse tappa del campionato delle bisse, tradizionali imbarcazioni da voga alla veneta che si tiene tra giugno e agosto di ogni anno.